Ipertensione, alimentazione e stile di vita

Per ipertensione si intende una condizione nella quale la pressione arteriosa è significativamente più elevata rispetto ai valori considerati normali; vediamo quali sono:

  • Normale: < 110/120 – 70/80 mmHg
  • Al limite: < 130 – 85 mmHg
  • Ipertensione: > 140 – 90 mmHg

L’ipertensione è una delle malattie più diffuse nella popolazione industrializzata, colpendo il 20% della popolazione adulta. Rappresenta uno dei più importanti fattori di rischio per la salute, in quanto concorre a determinare infarto, ictus, aneurismi cerebrali e complicazioni renali. Viene chiamata anche “killer silenzioso” perché non comporta alcun sintomo ed agisce nell’ombra.

Proprio per questo motivo sarebbe bene tener monitorata la propria pressione, in particolare dopo i 50 anni.

 

L’ipertensione si definisce primaria quando è riconducibile all’eccesso di peso e alla sindrome metabolica: correggendo la propria alimentazione e facendo attività fisica costante è possibile regolare i valori pressori, senza la necessità di alcun intervento farmacologico.

L’ipertensione secondaria, invece, rappresenta solo il 10% dei casi totali ed è conseguenza di patologie già in atto o di effetti collaterali di farmaci, per cui i rimedi menzionati per l’ipertensione primaria non sono sufficienti. Anche lo stress contribuisce notevolmente all’aumento della pressione arteriosa.

 

Oltre che al peso corporeo, bisogna puntare l’attenzione sul grasso viscerale, il GIROVITA:

  • un girovita inferiore a 102 cm nei maschi e a 88 cm nelle femmine è un fattore protettivo nei confronti di eventi cardiovascolari. Se vuoi approfondire l’argomento, leggi l’articolo dedicato al girovita e al grasso viscerale.

 

La terapia

La terapia dell’ipertensione consiste sul ristabilire i livelli pressori normali.
Per conseguire tale obiettivo, è fondamentale:

  • ridurre il consumo di sale
  • praticare regolarmente l’attività fisica
  • seguire una dieta sana ed equilibrata: nella maggior parte dei casi (circa l’80-90%) è sufficiente riequilibrare le proprie abitudini alimentari ed il proprio stile di vita
  • seguire una terapia farmacologica appropriata (se i rimedi precedenti non sono sufficienti).

 

Alimentazione abbassa pressione: DASH e Polymeal

Agli inizi degli anni Duemila in America venne messa a punto un protocollo dietetico atto a diminuire la pressione arteriosa, evitando così l’intervento farmacologico: DASH diet (Dietary Approaches to Stop Hyertension).

La dieta DASH

E’ essenzialmente una dieta mediterranea e suggerisce di:

  • Iniziare un protocollo di attività fisica motoria
  • Ripristinare il normopeso, se compromesso
  • Abolire il tabagismo

La strategia alimentare consiglia di:

  • Abolire il consumo di alcol
  • Abolire il sale aggiunto (NaCl – sale da cucina)
  • Abolire gli alimenti conservati per mezzo del cloruro di sodio (NaCl – sale da cucina). Chi soffre di ipertensione dovrebbe fare attenzione anche all’eccesso di altri sali provenienti da alimenti a volte insospettabili. Ad esempio, sarebbe bene evitare il misto di verdure cotte (minestrone) e ad alcuni ortaggi ricchi di sali e ossalati (biete, pomodori, rape).
  • Ridurre significativamente il consumo di alimenti ricchi di grassi saturi/idrogenati e colesterolo come formaggi e carne rossa: nel primo caso per la spiccata concentrazione di sali minerali, che sovraccaricano di lavoro il rene; nel secondo caso per il carico di scorie azotate e di urati che il fegato e i reni di un iperteso non riuscirebbero a bilanciare
  • Ridurre i carichi glicemici eccessivi (iperglicemia post-prandiale)
  • Favorire il consumo di alimenti ricchi di potassio e magnesio (che hanno un’€™azione positiva sulla regolazione della pressione arteriosa)
  • Favorire il consumo di alimenti ricchi di acidi grassi essenziali ω3 (che contribuiscono positivamente sulla regolazione della pressione arteriosa)
  • Bere un’€™acqua oligominerale
  • Integratori utili alla dieta DASH (potassio e magnesio, acidi grassi ω3, arginina e piante o estratti vegetali ipotensivi come le foglie di olivo, l’aglio, etc.
  • ricca di frutta, vegetali, cereali integrali, carne bianca, pesce, legumi e frutta secca. Ad essa si può associare un approccio alimentare conosciuto come:

 

Polymeal diet

Una “superdieta” ideata nel 2004 da alcuni ricercatori, che ridurrebbe il rischio vascolare anche del 75%, con un aumento dell’aspettativa di vita di 6 anni per gli uomini già ipertesi e di 5 anni per le donne.

La Polymeal si focalizza su 5 ingredienti salva-pressione:
Il vino rosso: lo studio afferma che 150 ml al giorno (un bicchiere al giorno e non a pasto!) di vino rosso aiutano ad abbassare la pressione. L’etanolo determina un aumento della pressione ma la presenza di polifenoli del vino rosso lo rendono benefico, soprattutto in quei soggetti che possiedono una particolare forma dell’enzima che degrada l’alcol,  che rallenta il metabolismo dello stesso.

Pesce: 4 porzioni a settimana da 120 gr di pesce, soprattutto quello azzurro,  sarde, acciughe, sgombri, branzini, suri, pesce lama, etc.
Gli omega-3 del pesce hanno un effetto antiaggregante sulle piastrine e antiaritmico.

Cioccolato extrafondente(almeno al 70): i flavonoidi e altre sostanze contenute nel cioccolato extrafondente contribuiscono all’abbassamento della pressione, migliorano la funzionalità endoteliale e diminuiscono la rigidità delle arterie. Ricorda che i flavonoidi sono molto pochi nel cioccolato al latte e assenti nel cioccolato bianco.

Frutta e vegetali, almeno 400-500 g al giorno per la presenza di fibre e Sali minerali che aiutano ad abbassare la pressione.

Aglio: è nota l’azione ipotensiva dell’aglio grazie alla presenza di alliina e allicina (sostanze solforate). Circa 3 grammi al giorno di aglio crudo (uno spicchio) sono sufficienti per abbassare il rischio cardiovascolare.

Mandorle: si consigliano fino a 100 gr di mandorle al giorno per la ricchezza in magnesio e grassi buoni.

 

Menù abbassa pressione

COLAZIONE
Una fetta di pane toscano con olio EVO/crema di mandorle
Alternativa: farinata di ceci con una fetta di pane integrale senza sale

PRANZO
Riso freddo integrale, lenticchie e verdure
Alternativa: Bruschetta con crema di fagioli e funghi
Insalata di radicchio, finocchi e noci

SPUNTINO
Frutta fresca di stagione e scaglie di mandorle

CENA
Bruschetta con pomodorini, aglio e olio EVO
Tortino di orata e zucchine

 

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https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15604180
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Il basilico fresco, l’olio essenziale, l’infuso, antiossidante e antinfiammatorio

Come promesso nel precedente articolo, questo martedì puntiamo la lente di ingrandimento sul basilico, un ingrediente della scorsa ricetta, le lasagne vegetariane con melanzane e pesto di basilico fresco.

Il basilico è molto utilizzato nella cucina italiana, oltre che per il pesto, per aromatizzare diverse pietanze.

Il nome deriva dal latino medievale basilicum, con origine dal greco basilikon (phyton) (“pianta regale, maestosa”)

Non tutti sanno però che a questa  pianta sono attribuite numerose proprietà nutritive e salutari.

 

Cosa contiene il basilico

  • Olio essenziale: estragolo (variabile = 0-30%), linalolo, canfora, geraniolo, cinnamato di metile, acetato di linalile, eugenolo (in relazione ai vari chemiotipi), E-beta-cariofillene
  • Flavonoidi, antiossidanti: vicenina, orientina, eugenolo e antociani, betacarotene, zeaxantina, luteina e criptoxantina
  • Ricco di minerali come rame, calcio, manganese, selenio, zinco, ferro, acido folico, magnesio
  • Contiene vitamine come la vitamina C, la vitamina E, la vitamina K.
  • Fonte di acidi grassi Omega 3

 

Proprietà del basilico

Gli studi su questa pianta sono numerosissimi e, benché l’utilizzo del basilico non abbia ottenuto l’approvazione ufficiale per alcun tipo di applicazione terapeutica, vengono attribuite numerose proprietà.

 

Antibatterico e antifungino: l’attività antibatterica dell’olio essenziale di basilico è attribuito al suo elevato contenuto di linalolo e estragolo, verso specifici batteri (Staphylococcus spp., Enterococcus spp., E. coli, Pseudomonas  aeruginosa, A. baumannii, A. hydrophila, B. cereus, Bacillus Subtilis, Enterobacter spp., Listeria spp., Proteus spp., Salmonella Spp., Serratia marcescens e Y. enterocolitica) e funghi (Candida spp., Rhodotorula spp. E Saccharomyces cerevisae)

Visto il suo potere antibatterico, si cerca di utilizzarlo come conservante naturale.

Antinfiammatorio: E-Beta-cariofillene (BCP) può bloccare i segnali che portano alla infiammazione associati all’artrite e intestino infiammato.

È stato dimostrato che l’integrazione di succo di basilico concentrato in pastiglie, può ridurre notevolmente le dimensioni delle articolazioni ingrossate e doloranti a causa dell’artrite.

 

Antiossidante per la sua alta concentrazione di carotenoidi come il beta-carotene (pro vitamina A), un potente antiossidante in grado di proteggere le cellule epiteliali dai danni dei radicali liberi e aiutarne a prevenire l’azione ossidante sul colesterolo. Quindi, aggiungi un bel po’ di basilico ai tuoi piatti per aumentare il sapore e i benefici cardiovascolari.

 

L’olio di basilico è usato principalmente in aromaterapia e per fare massaggi. Inalato e in infuso, può aiutare nei raffreddori, mal di testa, asma, stanchezza mentale, ansia. Quando utilizzato per fare un massaggio, può far aumentare il flusso di sangue e accrescere la quantità di nutrienti che raggiungono i muscoli stanchi e affaticati

 

Fonte di magnesio: favorisce la salute cardiovascolare, andando a migliorare il flusso del sangue, facendo diminuire, così, il rischio di ritmi cardiaci irregolari

 

Avvertenze

Evita l’assunzione di basilico se sei presenti unasensibilità accertata verso uno o più componenti.
L’estragolo contenuto nell’olio essenziale della pianta possiede attività mutagena e cancerogena in vitro; per tale ragione il suo utilizzo è controindicato anche in gravidanza, durante l’allattamento e nei pazienti in età pediatrica.

 

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tavola
Mangiare sano e con gusto si può anche se non hai tempo – parte 2

Oggi continuiamo il discorso aperto la scorsa settimana sull’organizzazione in cucina,  concentrandoci sulle strategie per ottimizzare tempi e risorse.

 

Congelare gli alimenti

Personalmente sono contraria ai prodotti del banco freezer: è vero che sono comodi, ma diventa difficile conoscere la provenienza e il grado di qualità del prodotto.

Meglio, quindi, acquistare prodotti freschi da congelare, come tali oppure dopo cottura, per poter organizzare pasti sani.

Ad esempio, preparare un buon minestrone di verdure fresche e poi surgelate, congelare il pane per averlo sempre a disposizione, evitando di andare spesso dal fornaio, congelare porzioni di ragù o altri sughi freschi. E’ possibile anche congelare monoporzioni di torte per la colazione (è difficile consumare rapidamente un dolce se si segue una dieta varia e non ripetitiva).

Io che amo fare il pane da me, ho una piccola scorta di lievito in freezer.

Al posto del ghiacciolo, in estate infilo in un bastoncino di legno (quelli degli spiedini) una fetta di ananas, di mango o papaia, di melone, etc. che diventano degli ottimi ghiaccioli naturali e ricchi in fibre.

Ricorda che per scongelare il cibo è necessario fare un passaggio in frigorifero, fino a scongelamento avvenuto (in genere una notte). Non lasciare il cibo sul tavolo a scongelare. 
Ricorda, inoltre, che il cibo già precedentemente surgelato non può essere messo nuovamente in freezer (quando compri il pesce controlla che non sia decongelato).

 

Le porzioni: usiamo la bilancia!

Per me il concetto di “porzione” è importante: bisogna fare attenzione a non cucinare più del dovuto, altrimenti che succede a quel pezzettino di pollo avanzato o quella cucchiaiata di risotto non finito? Di sicuro, per non buttarlo (e non nego che è un sano principio) finisce che esagero con le quantità.

Per quanto riguarda la pasta, il pane e cereali vari, non aver paura di utilizzare la bilancia! Questo strumento che spesso ci spaventa, potrebbe esserti di aiuto a non esagerare con le quantità e a lasciare spazio nello stomaco alle verdure che, ahimè, spesso saltiamo perché ci sentiamo già pieni.

 

Cucina più porzioni

Solitamente sia a pranzo che a cena il pasto è completo, mangiamo sia il primo che il secondo e verdure. Tuttavia non sempre ho tempo per preparare tutto, per cui mi sono dovuta ingegnare.

Se vuoi avere dei primi piatti pronti anche per i giorni successivi, utilizza cereali integrali come il farro, l’orzo, la segale: rilasciano meno amido e no fanno l’effetto “colla” come per la pasta raffinata. In questo modo potrai conservare in frigo qualche porzione in più e cucinare meno.

La stessa cosa vale per i secondi. Ricorda che una sana alimentazione è basata sulla giusta varietà che garantisce l’apporto di una vasta gamma di nutrienti. Alterna il pesce, la carne, i formaggi, le uova, i legumi. Garantire questa varietà non è impossibile. Come detto nell’articolo della scorsa settimana, organizza una tabella settimanale del menù e tutto diventerà più semplice. In caso di pasti più elaborati, prepara doppia porzione che potrai riproporre dopo 2-3 giorni.

Dopotutto il frigo conserva il cibo per qualche giorno e, se non voglio mangiare il pasto del giorno prima, posso aspettare al giorno successivo ed avere un pasto pronto.

Sughi, salse, vellutate di verdura, preparane porzioni extra da surgelare in vasetti di vetro: in questo modo avrai sempre qualcosa di pronto e buono.

Risparmia tempo: cucina più cose contemporaneamente

L’esempio più semplice è quello del forno: se prepari del pesce o della carne al forno, inserisci anche una teglia con verdure, risparmi tempo ed energia. In inverno potresti anche preparare delle mele cotte (l’acqua di cottura è un ottimo dolcificante da poter riutilizzare per la preparazione di dolci e granite)

Sui fornelli parti dal piatto che richiede più tempo, e successivamente dedicati a quella più breve. In questo modo avrai tutto pronto in tempi ravvicinati. Mentre prepari il ragù da surgelare, potresti lessare del farro per il giorno successivo o per la cena, o preparare delle verdure per i prossimi giorni. Dato che sei impegnata ai fornelli e stai sporcando la cucina, evita di farlo per una singola pietanza!

Condimenti multiuso

Vellutate, pesti e salse

Tutti ottime soluzioni per condire la pasta e non solo!

  • Puoi utilizzare delle creme di verdure per servire secondi piatti alla griglia e farli risultare meno stopposi
  • Puoi insaporire le verdure alla griglia: ad esempio, io adoro le melanzane alla griglia con il pesto
  • Sul pane tostato o gallette come bruschetta-snack

Per realizzare le cremine basta utilizzare un mixer e fino alla consistenza desiderata. Aggiungi del buon olio extravergine di oliva affinché la consistenza sia vellutata: non temere le calorie, l’olio crudo ha un’importante ruolo nel metabolismo dei grassi e nell’assorbimento delle vitamine.

In questa stagione frulla zucchine (anche crude), basilico e mandorle e condisci un primo piatto oppure un semplice filetto di merluzzo in padella. Ottimo anche sul pane tostato come merenda per tuo figlio al posto di una merendina o di un pacco di crackers confezionato.

Altri esempi:

  • Pomodori freschi, tipo San Marzano, basilico, poco aglio, olio EVO
  • Carote, zenzero e scorzetta di limone
  • Rucola, mandorle, grana, olio EVO

Io le chiamo le “creme svuota frigo”: quel gambo di sedano un po’ moscio, l’avanzo di zucchine bollite, quel pezzettino di formaggio avanzato… Non serve una ricetta, basta solo frullare. Per non esagerare con formaggi, frutta secca e oli, ricordati di usare le erbe aromatiche che esaltano i sapori a calorie zero! Utilizza anche i capperi, le olive, acciughe sotto sale e gomasio.

Se le conservi in frigo, ricorda di consumarli in 3-4 giorni, altrimenti prepara delle porzioni da congelare e utilizzare all’occorrenza.

Verdure

Se ti avanzano delle verdure, conservale pure per il giorno dopo. Cotte, crude, al forno, puoi riutilizzare gli avanzi per condire una pasta, arricchendola con un po’ di parmigiano o di pecorino grattugiato, qualche dadino di caprino fresco, un paio di fettine di prosciutto crudo fatte velocemente croccare in padella antiaderente. Se poi hai una fettina di carne a disposizione, potresti preparare degli involtini con le verdure avanzate, da cuocere in padella con un po’ di vino bianco e uno spicchio d’aglio.

Quindi, se cuoci le verdure fanne sempre un po’ di più da riutilizzare.

Carne e pesce

Spesso mi capita che avanzi della carne o del pesce della cena. Chiaramente non butto nulla ma riutilizzo gli avanzi per creare altri piatti.

Ecco degli esempi:

  • Una fettina di carne avanzata può diventare un ottimo condimento per la pasta: trita la carne ed aggiungila alle zucchine spadellate con la cipolla.
  • Del pesce in più può servire condire il riso del giorno successivo o per creare un’insalatona da piatto unico.
  • Se ho tempo, con gli avanzi del pesce cotto preparo i fish-burger.
  • Se ti avanzano dei legumi, puoi frullarli e preparare un ottimo hummus da spalmare sul pane. Oppure puoi preparare un ottimo hamburgher vegetale.

 

Come avrai potuto intuire, se vuoi mangiare in maniera sana e gustosa serve un po’ di organizzazione ed alcuni  accorgimenti che ti semplificano notevolmente la vita in cucina.

 

Cosa non deve mancare in cucina

Di seguito qualche dritta su cosa non far mancare mai in dispensa, per non rischiare di mangiare la prima cosa che capita o, peggio, di mangiare piatti pronti o fast food perchè in casa frigo e dispensa sono vuoti.

  • Legumi, sia secchi che precotti. Fonte di proteine vegetali e fibre, sono ottime soluzioni per preparare piatti unici oppure da aggiungere alle insalate
  • Le uova, altamente versatili in cucina
  • Pesce e carne freschi da porzionare e congelare
  • Un formaggio magro (es. ricotta, fiocchi di latte) e uno stagionato (es. grana)
  • Frutta secca e semi: si possono mangiare a merenda, aggiungere in un frullato o combinare con l’avena e infine aggiungerla a delle salse
  • Aglio, cipolla, erbe aromatiche (rosmarino, alloro, origano, etc.)e spezie (curcuma, curry, peperoncino, tec.) per insaporire i nostri piatti
  • Almeno tre varietà di verdure di stagione
  • Almeno due varietà di frutta di stagione
  • Limoni
  • Olive e capperi (se piacciono)
  • Conserve di pomodori
  • Tonno in scatola (meglio in vetro)
  • Pasta, pane e cereali integrali

 

Prendi allora  carta e penna  e comincia ad organizzare la tua dispensa.

 

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Mangiare sano e con gusto si può anche se non hai tempo: organizzarsi in cucina e non solo

Ritornata da pochi giorni operativa dopo il mio matrimonio (!), ho pensato di affrontare un argomento che spesso emerge con le mie pazienti: la gestione della preparazione dei pasti. Dedicherò un paio di articoli all’argomento.

La maggior parte problemi nel seguire un piano alimentare sta proprio nella gestione della preparazione dei piatti, cosa comprensibile, dal momento che spesso una donna è contemporaneamente lavoratrice, mamma, moglie, cuoca e casalinga.

Risulta difficile riuscire a trovare il tempo per cucinare , figuriamoci se poi c’è anche da pulire la cucina (!).

La mancanza di tempo è il motivo principale per cui spesso si mangia in maniera veloce e disordinata.

Le donne in carriera si trovano a dover gestire, oltre al lavoro, tutte quelle attività come cucinare, rassettare, pulire, lavare, stendere, stirare, fare la spesa per cui, senza dimenticare i figli, accompagnarli alle varie attività a cui sono iscritti, correggere i compiti, avere tempo per rilassarsi con il marito. In tutto questo, ritagliarsi anche quel paio d’ore settimanali per lo sport, i venti minuti quotidiani di camminata, magari un caffè al volo con le amiche e gli appuntamenti con parrucchiere ed estetista. No, non siamo Wonder women, siamo donne.

Con tutti i “devo fare” che si accumulano durante la giornata, raggiungiamo livelli di stress e stanchezza tali da dover necessariamente rinunciare a qualcosa. E questo “qualcosa” spesso è rinunciare al proprio tempo libero, all’attività fisica e alla cucina casalinga a favore dei piatti pronti da cuocere o da consumare.

Ad esempio, il tonno in scatola al posto del pesce fresco, gli affettati al posto della carne, le verdure precotte al posto di quelle da pulire e sbollentare, piatti veloci come da cucinare come pollo o pesce alla griglia, verdure crude o spadellate, primi piatti con olio e parmigiano o passata di pomodoro.

Queste rinunce, però, non fanno altro che rinforzare in noi la credenza che è impossibile avere uno stile di vita sano e mangiare in maniera sana e gustosa perché il tempo a disposizione è poco e c’è sempre qualcos’altro da fare.

Allora cosa possiamo fare per ritagliarci un po’ di tempo per noi?

 

6 consigli per ottimizzare i tempi

  1. Creati un’agenda settimanale, un calendario con le fasce orarie che contenga sia le incombenze che i passatempi. Se si lascia tutto al caso e all’ispirazione del momento, troppo spesso un imprevisto può costringerci a sacrificare non i doveri, di solito improrogabili, ma il tempo per noi. Di seguito ti faccio un esempio:
  2. Limita il tempo dedicato ai lavori di casa, massimo un’ora al giorno. In questo modo ti stanchi meno e hai più energie da dedicare alla preparazione di piatti gustosi, alle tue passioni, al tuo meritato riposo, ad una bella passeggiata all’aria aperta che ti aiuta a rilassarti, oltre che a fare un po’ di attività fisica.
  3. Se ami leggere, e non hai mai il tempo per farlo, potresti ascoltare degli audio libri mentre cammini per non tralasciare così una tua passione!
  4. Nei tempi morti dell’attesa, mentre l’allenamento dei ragazzi è in corso, potresti ottimizzare il tempo, controllando la posta, facendo acquisti on line o, perché no, allenarti anche tu come tuo figlio. In questo modo avrai guadagnato del tempo per rilassarti e per stare con la famiglia.
  5. Anche in cucina organizzati il più possibile creando un menù settimanale che ti aiuti a creare una lista della spesa ottimizzata alle reali necessità, senza sprechi inutili, evitando così di dover tornare più volte al supermercato.
  6. Procurati utensili ed elettrodomestici utili. Non servono grandi robot da cucina, basta selezionarne alcuni che ci aiutino a semplificare la preparazione dei pasti. Ti assicuro che esistono modi e trucchi per preparare piatti sani, gustosi e versatili, senza piegarsi al preconfezionato e senza perdere le ore in cucina.

 

Utensili ed elettrodomestici

– Coltelli affilati: credo sia l’ A B C della cucina. Non servono coltelli professionali giapponesi ma solo dei buoni coltelli affilati che riducano al minimo gli sforzi per affettare verdure, pane e altri alimenti, nonché il rischio di farsi male.

Taglieri: procurati un paio di taglieri ben grandi per avere maggiore comodità nella preparazione. Ne consiglio di tenerne uno riservato alla carne e al pesce per una questione di igiene.

Un bollitore: Costa poco (dai 16 ai 50 euro) e riduce notevolmente i tempi di ebollizione dell’acqua. In un paio di minuti bolle l’acqua, niente male, vero?

Un mixer: Piccolo e pratico, può essere usato per montare le uova, come frullatore per il pesto e per le vellutate. Se non siete particolarmente appassionate di cucina e soprattutto non avete tempo, non vale la pena di spendere centinaia di euro per multiuso ipertecnologici

Una pentola a pressione e/o una pentola elettrica:  la prima cuoce tutto in metà del tempo. Ha però un inconveniente: bisogna stare attenti con i tempi di cottura (non bisogna allontanarsi troppo dalla cucina) altrimenti il cibo stracuoce o addirittura rischia di bruciare. La pentola elettrica, la Slowcooker, cuoce a basse temperature e in tempi lunghi: ideale per ragù, brodi di carne, legumi e tutto ciò che deve essere trattato con lentezza, ma ha il vantaggio di non diminuire i liquidi e di non far attaccare il cibo, quindi in buona sostanza potete attivarla e dimenticarvene perché ha il timer. Ottima per chi vuole cucinare mentre contemporaneamente fa altro.

 

Parti subito con queste prime dritte e vedrai che il tuo tempo a disposizione aumenterà perchè avrai ottimizzato la gestione dello stesso, riducendo stress inutili e sentendoti più gratificata.

La prossima settimana vedremo insieme cosa non far mancare nel proprio frigo e nella dispensa per evitare di mangiare la prima cosa che capita.

 

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Chi mangia cipolla campa cent'anni...proprietà e benefici
Chi mangia cipolla campa cent’anni…proprietà e benefici

Chi mangia cipolla campa cent’anni…proprietà e benefici

Che sia rossa, bionda o bianca, la cipolla e le sue proprietà sono note da sempre. Insieme all’aglio, la cipolla possiede ottime proprietà farmacologiche che oggi scopriremo insieme.

Per rendere le informazioni più facili da ricordare associerò le virtù di questo ortaggio a parti del nostro corpo.

La cipolla è ricca di zolfo, un minerale importantissimo per il nostro corpo, il terzo per abbondanza nel corpo umano, dopo il calcio e il fosforo. indispensabile per molti sistemi, tra cui pelle, ossa, muscoli. Si acquisisce quasi completamente attraverso la proteine animali introdotte con l’alimentazione. Tra i vegetali, però, la cipolla, l’aglio e i cavoli ne sono più ricchi.

  • Cervello – A livello celebrale, lo zolfo aiuta in disturbi comuni come l’ affaticamento fisico e mentale, la depressione e per prevenire malattie degenerative.
  • Capelli– La resistenza dei nostri capelli dipende dalla cheratina, una proteina ricca in zolfo
  • Tessuti connettivi e cartilagini– Contengono proteine legate allo zolfo che conferiscono flessibilità. Una carenza in zolfo riduce l’elasticità della pelle (rughe), accelera la rigidità muscolare con l’età e induce dolori articolari.
  • Benessere della bocca – Per il suo potere antibatterico, mangiando un po’ di cipolla tutti i giorni, proteggiamo la nostra bocca e i denti da infezioni.Chi mangia cipolla campa cent'anni...proprietà e benefici
  • Gola e raffreddore – il succo di cipolla mescolato ad un po’ di limone aiuta in questi disturbi. Mezzo bicchiere  è sufficiente.
  • Benessere del cuore – La cipolla aiuta il nostro cuore a funzionare meglio in quanto fluidifica il sangue, abbassa la pressione, abbassa il colesterolo e i trigliceridi, previene la formazione di placche ateromatose. Per sfruttare a pieno le proprietà curative della cipolla, bisognerebbe mangiare cipolla cruda tutti i giorni.
  • Digestione – Mangiata durante i pasti, migliora la digestione oltre che riequilibrare la flora batterica intestinale.
  • Diuretica – Grazie alla presenza di potassio e di acido glicolico, la cipolla ha proprietà diuretiche e depurative dell’organismo, favorendo l’eliminazione dell’acqua in eccesso dalle cellule.
  • Pelle – Applicata sulla pelle la cipolla apporta benefici. Aiuta a curare foruncoli, verruche, scottature ed ascessi.
  • Ossa – Studi hanno dimostrato che il consumo regolare di cipolla migliora la densità ossea.
  • Disintossicante dai metalli pesanti – La presenza di due aminoacidi solforati, cistina e metionina, conferiscono proprietà chelanti per i metalli pesanti.
  • Antiossidante, antiutmorale – La quercetina, un flavonoide, è in grado di prevenire i tumori nell’apparato digerente.

 

Chi mangia cipolla campa cent’anni…proprietà e benefici

Consigli utili

Non conservare la cipolla in frigo ma a temperatura ambiente, al buio per evitare la germogliazione

Consuma la cipolla preferibilmente cruda altrimenti si perdono le sue proprietà terapeutiche

 

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Mangia bene, dormi meglio

Molte delle persone che seguo, dai più giovani ai meno giovani, si 
lamentano di un sonno notturno scarso e insoddisfacente, che influenza negativamente le attività giornaliere.

Diversi studi, inoltre, hanno evidenziato come un cattivo riposo notturno possa rallentare il dimagrimento, promuovendo l’innalzamento degli ormoni dell’appetito, leptina e grelina, e di conseguenza il desiderio di mangiare e, di conseguenza, l’accumulo di adipe.

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Per questo oggi ti darò qualche consiglio su alcune azioni da intraprendere per migliorare il tuo riposo.

Per favorire un sonno fisiologico è necessario adottare semplici comportamenti che, se non attuati, possono determinare disturbi del sonno.

Abbiamo bisogno di dormire la notte per recuperare le energie consumate durante il giorno. Il nostro corpo ha bisogno di regolarità,  infatti, a soffrire di più d’insonnia sono quelle persone che non rispettano il ritmo sonno-veglia e si svegliano o troppo tardi la mattina o vanno a letto troppo tardi la sera, che non hanno orari fissi per i pasti, che riposano a qualsiasi orario e/o non riescono a crearsi degli impegni quotidiani, anche semplici, da svolgere durante la giornata. La sedentarietà e la sregolatezza sono due condizioni peggiorative della qualità del sonno.

Strategie per un buon riposo

  • Regola la temperatura della tua camera da letto: se non troppo calda e secca diturba il sonno
  • Evita di andare a letto con la luce accesa o con la tv accesa: ambienti rumoriosi e non sufficientemente bui disturbano il sonno
  • Non utilizzare PC, tablet, cellulari, prima di coricarsi poichè stimolano il cervello e la luce da loro emessa inibisce l’isorgere del sonno
  • L’esercizio fisico in tarda serata e dopo cena è altamente sconsigliato
  • Non cenare troppo tardi: devi avere sufficiente tempo per digerire. Andare a letto con la pancia piena non aiuta a dormire meglio perchè siamo ancora in fase digestiva. Inoltre potrebbero presentarsi anche episodi di reflusso gastroesofageo, dovuto ad un parziale svuotamento dello stomaco e alla posizione supina
  • Evita di fumare: il fumo oltre ad eccitare il sistema nervoso centrale, congestiona le vie respiratorie per cui ha un duplice effetto nel favorire l’insonnia
  • Mantieni un peso salutare: il sovrappeso può portare a problemi respiratori e apnea notturna che, chiaramente, non permette un sonno riposante

Insonnia e alimentazione

Può sembrare improbabile ma anche l’alimentazione gioca un ruolo Mangiabenedormimeglio_lamiadieta.bio
fondamentale nella qualità del riposo notturno.

E’ stato ampiamente dimostrato che alcune molecole nutrizionali determinano la secrezione dei mediatori favorevoli al sonno, mentre altre svolgono la funzione opposta; tra gli ormoni che favoriscono il sonno citiamo:

al contrario, tra le molecole che lo rendono più difficoltoso ricordiamo:

  • Dopamina
  • Adrenalina
  • Noradrenalina

Il Triptofano

Un’altra molecola attrice è il Triptofano, aminoacido essenziale nella sintesi della serotonina e melatonina

Alimenti contenti triptofano:

  • Latte e formaggi
  • Carne e pesce
  • Uova
  • Legumi (fagioli, ceci, lenticchie, fave, piselli, arachidi)
  • Nocciole, mandorle
  • Frumento integrale
  • Banana, avocado, ananas
  • Spinaci

 

L’alimentazione serale, sia in termini quantitativi che qualitativi, può favorire o rendere difficoltosi l’innesco ed il mantenimento del sonno.

Consigli alimentari

  • Evita pasti escusivamente proteici: le proteine rendono difficile l’assorbimento del triptofano, come già accennato, precursore della serotonina e melatonina, sotanze importanti nella regolazione del sonno
  • Introduci i carboidrati complessi: gli zuccheri (riso, cereali e derivati, patate, castagne) favoriscono il sonno perchè, al contrario delle proteine, migliorano l’assorbimento del triptofano. Sollecitano il pancreas a produrre insulina, ormone che favorisce la disponibilità del triptofano. Meglio quindi, aggiungere una fetta di pane al filetto di pesce o di carne
  • Introduci i legumi: spesso, pensando di fare un favore alla nostra linea, evitiamo i buonissimi legumi. Questi ortaggi sono un toccasana per il nostro sonno: insieme ai cereali, contengono Tiamina (vit B1) e Piridossina (vit B6, pressoché ubiquitaria), indispensabili per la biosintesi della serotonina
  • Evita i carboidrati SEMPLICI: fruttosio, saccarosio, dolciumi in generale esercitano un effetto negativo sulla biodisponibilità della Piridossina
  • Assumi alimenti ricchi di Calcio e Magnesio
  • Evita bavante eccitanti: tè, caffè, cioccolata, guaranà contengono sostanze stimolanti che aumentano il rilascio di noradrenalina, un ormorne che stimola l’attività celebrale
  • Evita alcolici: vino, birra e superalcolici hanno inizialmente proprietà sedativa ma, una volta svanito l’effetto, il cervello va in “sindrome di astinenza”, con eccitàbilità e conseguente risveglio durante il sonno notturno

 

Care vecchie abitudini: una tazza di latte prima di dormire

Da tradizione di bere un bicchiere di latte prima di andare a letto è stato il Tazza di latte caldo la serarimedio secolare per conciliare il sonno.

Tale credenza però resta tale in quanto, sotto il punto di vista biochimico, il latte non ha questo gran potere, o comunque non più di un piatto di fagioli.

La quantità di tiamina, carboidrati complessi e triptofano, non sono sufficienti per dare l’effetto desiderato. Sembra che sia più un condizionamento psicologico: il rito del latte evoca emozioni infantili che rilassano.

A differenza di quanto si pensi, il latte, seppur, liquido, impegna molto la digestione. Inoltre, l’alta presenza proteica aumenta l’acidità gastrica, per cui il consumo di latte è sconsigliato soprattutto ai soggetti gastro-sensibili o affetti da altri disturbi del tratto digerente superiore.

Il ruolo delle piante

A tutti è noto l’azione di piante come la melissa, la valeriana, la passiflora, Immagine correlatail tiglio, etc.

Un’altra pianta molto utile è il Mandarino, Citrus reticulata: il suo contenuto in vitamine e bromo hanno un effetto calmante sul SNC.

Della tradizione cinese è il Giuggiolo, Ziziphus spinosa, e favorisce anch’esso il sonno.

Il frutto di Amarena selvatica è ricchissimo di melatonina, molecola fonfamentale nella regolazione sonno-veglia. Secondo alcuni studi, bere regolarmente succo di amarena aiuterebbe a dormire un’ora e mezza circa in più al giorno.

Anche il frutto dell’Uva contiene Melatonina, per cui nel periodo autunnale, che spesso provoca spossamento da cambio stagione, mangiare l’uva aiuta a dormire meglio.

Fiori e foglie di salvia, sia fresche che essiccate, aiutano a combattere l’insonnia. E’ possibile preparare un decotto da prendere prima di andare a letto.

 

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