NON TUTTO IL COLESTEROLO VIEN PER NUOCERE!
Vero perché di questo grasso sappiamo che è tanto temuto per le patologie cardiovascolari e poco altro.
Vediamo insieme cos’è e come si comporta.
Il colesterolo è un grasso molto importante per il nostro organismo ma, a differenza degli altri, non ha una funzione energetica ma strutturale e funzionale:
- costituisce le membrane cellulari (soprattutto celebrali), assicura la stabilità meccanica delle cellule e regola il passaggio di determinate sostanze attraverso la membrana cellulare
- indispensabile per la sintesi degli acidi biliari che permettono la digestione dei grassi da parte dell’intestino
- il colesterolo è il precursore di importanti ormoni con diverse funzioni a livello organico: mineralcorticosteroidi per l’equilibro idrico e salino, corticosteroidi anti-infiammatori e soprattutto ormoni sessuali (estrogeni, progesterone e testosterone).
Piccola parentesi: proprio in virtù delle funzioni del colesterolo, una riduzione drastica degli alimenti animali per favorire quelli vegetali può determinare in noi donne degli sbalzi ormonali che determinano un ciclo mestruale irregolare, debolezza e facile affaticamento, condizione che si può protrarre anche per 3-4 mesi. Prima di cambiare radicalmente le abitudini alimentari è importante rivolgersi sempre a un professionista competente. - indispensabile della sintesi della vitamina D
CON GLI ESAMI DEL SANGUE VENGONO RILEVATI TRE VALORI DI COLESTEROLO:
- il colesterolo ‘cattivo’ LDL, favorisce la formazione di placche a livello delle arterie, pericolose perché causano il restringimento dei vasi sanguigni con conseguenze anche gravi (ictus, arteriosclerosi, infarto, etc.)
- il colesterolo ‘buono’ HDL, agevola l’eliminazione del colesterolo ‘cattivo’. Grazie alla nostra condizione ormonale, noi donne abbiamo livelli più alti di HDL e, fino alla menopausa, siamo più protette degli uomini da ictus e infarto.
- il colesterolo totale (LDL+HDL).
Un valore di colesterolo totale nel sangue (colesterolemia) superiore alla norma non è di per sé preoccupante, soprattutto se non esistono altri fattori di rischio cardiovascolare.
Per una valutazione migliore della situazione, si considera l’indice di rischio cardiovascolare, cioè il rapporto fra colesterolo totale e colesterolo buono HDL (COLESTEREROLO TOT/HDL= INDICE DI RISCHIO); tale indice per un soggetto sano deve essere:
- inferiore a 5 per l’uomo
- inferiore a 4,5 per la donna
Un soggetto con colesterolo totale a 250 e HDL a 85 ha un indice di rischio a 2,94 ed è in una condizione decisamente migliore di chi ha il colesterolo totale a 200 e HDL a 40, dove l’indice di rischio vale 5.
Il colesterolo non è il fattore di rischio più importante.
Non è ancora chiaro cosa determini la partecipazione dell’LDL alla formazione delle placche, tant’è che un soggetto potrebbe avere LDL alto, ma nessuna placca e un altro averlo abbastanza basso, ma avere la formazione di placche a livello pericoloso.
Il meccanismo LDL-HDL dovrebbe assicurare che le arterie restino pulite. Se ciò non accade è bisogna considerare altri fattori di rischio come il fumo, l’ipertensione, il sovrappeso, la sedentarietà.
Un errore comune è credere che tutto il colesterolo provenga dai cibi. In realtà al massimo solo il 20% del colesterolo proviene dall’alimentazione, mentre l’80% è di origine endogena (cioè creato dall’organismo a livello epatico).
Tanto più ne introduciamo tanto meno ne produciamo e viceversa. L’organismo risponde alla carenza alimentare producendo più colesterolo endogeno. Tale meccanismo scatta dopo circa 3-4 settimane.
Spesso succede che dopo aver ridotto al minimo gli alimenti incriminati (uova, carne, pesce, formaggi e derivati) i livelli di colesterolo non variano o addirittura aumentano.
ALLORA CHE COSA FARE???
Nel prossimo articolo approfondiremo i consigli alimentari per l’ipercolesterolemia.
Spero, intanto, di aver fatto chiarezza sulle funzioni del colesterolo…Vi faccio però un’anticipazione… FATE SPAZIO AI VEGETALI E LIMITATE I DOLCI E I CARBOIDRATI RAFFINATI piuttosto che eliminare totalmente formaggi, uova e carne: tra una settimana scoprirete perché!